Voucher Camerali: cosa finanziano e come accedere ai contributi per le imprese
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Voucher Camerali: cosa finanziano e come accedere ai contributi per le imprese
Nel panorama delle agevolazioni per le imprese, i voucher camerali si confermano tra gli strumenti più immediati e accessibili anche per il 2025, con nuove misure già in anticipazione per il 2026, a sostegno di progetti di innovazione, digitalizzazione e transizione ecologica.
Si tratta di contributi a fondo perduto messi a disposizione dalle Camere di Commercio provinciali per accompagnare micro, piccole e medie imprese nei percorsi di crescita e ammodernamento.
Una misura locale con una visione nazionale
Pur essendo gestiti a livello territoriale, i voucher camerali si inseriscono nel quadro del Piano Transizione 4.0 e del programma nazionale per la “doppia transizione digitale ed ecologica”, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Le risorse derivano da una quota del diritto annuale camerale, reinvestita in iniziative che favoriscono la competitività del sistema produttivo e accompagnano le aziende verso modelli più innovativi e sostenibili.
Cosa finanziano i voucher
Ogni Camera di Commercio pubblica bandi propri, ma le linee di intervento più frequenti riguardano quattro aree principali:
- Digitalizzazione e innovazione tecnologica
Investimenti in tecnologie 4.0, automazione, intelligenza artificiale, cybersecurity, cloud, big data e formazione digitale. - Transizione energetica e sostenibilità ambientale
Interventi di efficientamento energetico, diagnosi dei consumi, installazione di impianti fotovoltaici o riduzione dell’impatto ambientale. - E-commerce e marketing digitale
Creazione o potenziamento di siti e-commerce, integrazione con marketplace, strategie di vendita e comunicazione online. - Innovazione e sviluppo
Progetti di ricerca, sviluppo sperimentale, trasferimento tecnologico e supporto alle startup innovative.
Contributi e spese ammissibili
Le agevolazioni coprono dal 50% al 70% delle spese, con importi variabili da 3.000 a 25.000 euro, a seconda del bando e della dimensione aziendale.
Sono ammissibili consulenze specialistiche, formazione del personale e acquisto di beni e tecnologie funzionali al progetto.
Restano escluse le spese ordinarie (contabilità, fiscalità, promozione commerciale generica) e quelle sostenute prima della domanda.
In molti casi sono previste premialità aggiuntive per imprese femminili, giovanili o in possesso di rating di legalità.
Chi può partecipare
I voucher camerali sono destinati a micro, piccole e medie imprese iscritte e attive nel Registro delle Imprese, in regola con il diritto annuale e con la regolarità contributiva (DURC).
Ogni bando è valido solo per le imprese con sede o unità locale nel territorio della Camera che lo emette.
Gli incentivi rientrano nel regime de minimis, che prevede un limite massimo di 200.000 euro di aiuti pubblici ricevibili in tre anni.
Tempistiche e modalità di accesso
Le domande si presentano in modalità telematica, spesso con procedura a sportello, fino a esaurimento delle risorse.
La tempestività è fondamentale: molti bandi si chiudono in poche settimane, e la preparazione della documentazione diventa decisiva per ottenere il contributo.
Diverse Camere di Commercio stanno inoltre programmando le prime aperture del 2026, per garantire continuità agli incentivi e ampliare le opportunità per le imprese che investono in tecnologia, sostenibilità e internazionalizzazione.
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