Marchi+ 2025

MIMIT – Marchi+ 2025: contributi a fondo perduto per la tutela dei marchi all’estero

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Con una dotazione complessiva di 2 milioni di euro, torna Marchi+ 2025, la misura promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) per sostenere le micro, piccole e medie imprese nella registrazione e tutela dei marchi all’estero.

Le domande potranno essere inviate dal 4 dicembre 2025 fino a esaurimento delle risorse.

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Obiettivo

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Marchi+ 2025 intende rafforzare la competitività delle PMI italiane sui mercati internazionali, favorendo la tutela dei marchi come leva di crescita e valorizzazione del Made in Italy.

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Soggetti beneficiari

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Possono accedere alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese che:

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• hanno sede legale e operativa in Italia;
• risultano attive e iscritte al Registro delle imprese;
• sono titolari del marchio per cui si richiede il contributo;
• sono in regola con gli obblighi assicurativi contro calamità naturali.
  

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Linee di intervento

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Misura A – Marchi UE (EUIPO)
Agevola la registrazione di marchi presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO).

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Misura B – Marchi Internazionali (OMPI)
Sostiene la registrazione di marchi presso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI).

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Agevolazione

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Le agevolazioni sono concesse in regime de minimis, sotto forma di contributo a fondo perduto.

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Per la Misura A, il contributo copre fino all’80% delle spese ammissibili, con un tetto massimo di €6.000 per marchio.
La percentuale sale all’85% per le imprese in possesso della certificazione della parità di genere.

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Per la Misura B, il contributo è pari al 90% delle spese ammissibili, fino a un massimo di €9.000 per marchio, elevabile al 95% con la certificazione di parità di genere.

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Ogni impresa può ottenere agevolazioni fino a €25.000 complessivi.

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Spese ammissibili

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Sono ammissibili le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 e pagate con mezzi tracciabili, relative a:

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• progettazione della rappresentazione del marchio;
• assistenza per il deposito o la registrazione presso EUIPO, UIBM o OMPI;
• ricerche di anteriorità;
• assistenza legale in caso di opposizioni o rilievi;
• tasse di deposito o registrazione.
  

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Le spese devono essere documentate da fatture intestate all’impresa richiedente e sostenute prima della presentazione della domanda.

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