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Cultura Cresce – Invitalia

In antcipazione
apertura sportello:
10/12/2025
chiusura sportello:
Tipologia di agevolazione:
Finanziamento agevolato + contributo a fondo perduto
Disponibilità:
Fino a Esaurimento scorte
Documentazione PDF

Nuovi fondi per oltre 150 milioni dedicati alla cultura e alla creatività nel Sud

Il Ministero della Cultura, attraverso Invitalia, introduce “Cultura Cresce”, un nuovo incentivo dedicato alla valorizzazione e allo sviluppo delle imprese culturali e creative attive nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La misura intende sostenere progetti capaci di generare impatto culturale ed economico, favorendo la crescita delle realtà già esistenti e la nascita di nuove iniziative nelle principali filiere creative, con particolare attenzione all’innovazione, alla sostenibilità e alla qualità dell’offerta culturale.

Obiettivo

L’incentivo supporta piani imprenditoriali mirati a:

  • ideazione, produzione e diffusione di prodotti e servizi culturali e creativi;
  • valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale;
  • sviluppo tecnologico, digitale e organizzativo delle imprese del settore;
  • creazione di nuovi modelli di business orientati a qualità, sostenibilità e competitività.

I progetti devono essere realizzati in una delle regioni ammissibili e rientrare nelle filiere culturali e creative individuate dal bando.

Soggetti beneficiari

La misura prevede tre linee di intervento, distinte in base alla tipologia e all’anzianità del soggetto proponente:

  • Capo A – Imprese culturali e creative costituite da oltre 5 anni, interessate a consolidare o ampliare le proprie attività.

  • Capo B – Nuove imprese o imprese costituite da meno di 5 anni, incluse le imprese costituende, che intendono avviare o sviluppare iniziative nella filiera culturale e creativa.

  • Capo C – Imprese sociali, Enti del Terzo Settore, associazioni e fondazioni che svolgono attività economica in ambito culturale e creativo da almeno due anni.

In tutti i casi sono richiesti:

  • il rispetto dei requisiti previsti per le Imprese Culturali e Creative;

  • la presenza (o l’apertura) di una sede operativa in una delle regioni ammesse;

  • la conformità alla normativa sugli aiuti di Stato (GBER o de minimis, in base alla linea di intervento).

Agevolazione

L’incentivo combina diverse forme di sostegno economico per accompagnare lo sviluppo dei progetti:

  • finanziamento agevolato a tasso zero;

  • contributo a fondo perduto;

  • servizi di tutoraggio tecnico–gestionale del valore di 10.000 €, erogati in servizi reali.

La copertura massima è pari all’80% delle spese ammissibili, con articolazione variabile a seconda della linea:

  • Capo A: fino al 50% finanziamento agevolato e fino al 30% a fondo perduto, per progetti fino a 2.500.000 €;

  • Capo B: combinazione di prestito a tasso zero e fondo perduto fino all’80%, per progetti fino a 2.500.000 €;

  • Capo C: fino al 40% finanziamento agevolato e fino al 40% a fondo perduto, per progetti fino a 500.000 €.

La parte non coperta dalle agevolazioni deve essere garantita dal beneficiario tramite risorse proprie o finanziamenti di terzi.

Interventi e spese ammissibili

Le agevolazioni finanziano progetti da realizzare in una delle regioni ammesse e afferenti alle seguenti filiere culturali e creative:

  • Musica
  • Audiovisivo (cinema, TV, videogiochi, multimedia, radio)
  • Teatro, danza e arti performative
  • Patrimonio culturale materiale e immateriale (musei, archivi, biblioteche, ecc.)
  • Arti visive, fotografia
  • Architettura e Design
  • Letteratura ed editoria
  • Moda e artigianato artistico

Sono ammissibili, tra le altre, le seguenti tipologie di spesa:

  • impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi tecnici necessari all’attività;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, marchi, certificazioni e know-how (con perizia ove richiesto);
  • opere murarie, fino al 20% del progetto;
  • consulenze specialistiche legate alla realizzazione del progetto (sviluppo digitale, progettazione impiantistica, tutela IP, studi di fattibilità);
  • capitale circolante, fino al 20% degli investimenti (materie prime, utenze, canoni di locazione, servizi, personale, fideiussioni).

Sono ammesse esclusivamente le spese sostenute dopo l’invio della domanda.

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